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Comunità Energetiche:
da oggi l'energia la produciamo tutti insieme.

Il cambiamento comincia da tutti noi

Plenitude crede che ciascuno di noi possa prendere parte al cambiamento attraverso le proprie scelte quotidiane, e lo fa sostenendo la produzione di energie rinnovabili che rappresentano il punto di partenza della transizione energetica.

Per questo mette a disposizione tutti gli strumenti per produrre energia proveniente da fonti rinnovabili e avere un impatto positivo sul pianeta.

Cosa sono le Comunità Energetiche

Sono gruppi di soggetti quali imprese, pubbliche amministrazioni, enti, associazioni e cittadini privati che si organizzano per produrre e condividere localmente l'energia generata da fonti rinnovabili.
Le Comunità Energetiche si basano sull'unione di più soggetti:

- i Prosumer: ovvero coloro che detengono un impianto di produzione di energia rinnovabile e ne consumano una parte e condividono la restante con i Consumer.
- i Consumer: ossia coloro che fanno parte della Comunità Energetica solo in qualità di consumatori, non producendo energia.

Vantaggi e benefici

Entrare a far parte di una Comunità Energetica dà la possibilità di accedere a tre vantaggi principali:

Economici

perché si può usufruire di incentivi statali per la condivisione dell'energia e si può beneficiare di una riduzione dei consumi grazie all'autoproduzione, generando così un valore economico da ridistribuire nella Comunità Energetica.

Sociali

perchè è un modello collaborativo di creazione e distribuzione di valore con ricadute positive sia per i membri della Comunità che per il territorio e le sue attività commerciali.

Ambientali

perché l'aumento di produzione di energia rinnovabile dà un vantaggio anche a chi non dispone di superfici utili all'installazione di impianti, con conseguente maggiore efficienza energetica per ogni partecipante.

Al tuo fianco in tutte le fasi

Numero

Richiesta

Compila il questionario per verificare la fattibilità. In caso di esito positivo ti contatteremo per redigere un piano preliminare.

Numero

Progetto

Dopo la verifica dei requisiti di fattibilità, progetteremo una soluzione su misura, anche fornendo i criteri più idonei per identificare altri soggetti che possano prendere parte alla Comunità Energetica.

Numero

Installazione

Dopo il sopralluogo ci occuperemo dell'installazione dell'impianto fotovoltaico, del collaudo e di gestire le pratiche amministrative.

Numero

Monitoraggio

Infine ti metteremo a disposizione degli strumenti altamente tecnologici per tenere sempre sotto controllo lo stato di servizio della Comunità Energetica.

Perché scegliere Plenitude?

Scegliendo Plenitude avrai la consulenza di una società Benefit che persegue anche lo scopo di avere un impatto positivo sulla società, le comunità, le persone e, in particolare, sull'ambiente.

Insieme a Plenitude Energy Services S.p.A., società interamente controllata da Plenitude, mette a disposizione competenze specialistiche per:

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Partiamo!

Hai le carte in regola per costituire una Comunità Energetica?
Compila il questionario per inviare una richiesta e, attraverso domande mirate, saremo in grado di valutare la fattibilità. In caso di esito positivo ti ricontatteremo per fornirti un'analisi personalizzata.

ci vorranno 5 minuti

Hai le carte in regola per costituire una Comunità Energetica?
Compila il questionario per inviare una richiesta e, attraverso domande mirate, saremo in grado di valutare la fattibilità. In caso di esito positivo ti ricontatteremo per fornirti un'analisi personalizzata.

ci vorranno 5 minuti

Info e dettagli

L’iniziativa può partire da qualsiasi soggetto, che sia pubblico o privato. Il primo passo per creare una Comunità energetica è l’individuazione delle aree destinate all’installazione di impianti di produzione e la creazione di un soggetto giuridico. Le tipologie di configurazione ammesse al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa sono:

  • Le configurazioni CER (Comunità Energetica rinnovabile), veri e propri soggetti giuridici, per cui si rende necessaria la sottoscrizione di uno statuto che ne identifichi la costituzione e le finalità. Le forme che può assumere una CER sono molteplici (associazione, cooperativa, consorzio, …) ma per ragioni di convenienza l’associazione non riconosciuta risulta la più interessante in quanto richiede un semplice contratto da registrare presso l’Agenzia delle Entrate e ha costi di gestione e procedure organizzative molto contenute.
  • Le configurazioni AUC (Gruppi di autoconsumo collettivo) non hanno la necessità di costituirsi in quanto hanno già una figura giuridica attiva (es. il condominio che ha un codice fiscale).

Per ulteriori approfondimenti puoi consultare la nostra Guida alle Comunità Energetiche Rinnovabili.

La partecipazione è libera e volontaria e aperta a soggetti pubblici o privati. Sono ammesse persone, PMI, imprese, enti territoriali o autorità locali (incluse le amministrazioni comunali), enti religiosi, associazioni.

Le Comunità Energetiche sono regolate da accordi tra privati; è quindi sufficiente compilare un modulo di adesione.

Per costituire una Comunità Energetica o un gruppo di autoconsumo collettivo è necessario verificare se si hanno tutti i requisitiCompila il questionario che ti proponiamo, potremo così realizzare una prima valutazione in merito alla fattibilità e, in caso di esito positivo, Plenitude ti accompagnerà in tutti gli step necessari.

Sono i soggetti che appartengono allo stesso condominio o edificio, ovvero un gruppo di autoconsumatori che condividono una o più parti in comune sottese a punti di connessione elettrica.

Le Comunità energetiche nelle configurazioni di CER o AUC devono essere costituite da almeno due soggetti: un prosumer, che detiene l’impianto di produzione di energia e ne consuma solo una parte, e un consumer, che fa parte della Comunità in qualità di consumatore, ma non produce energia.

C’è poi il referente: si tratta del soggetto a cui viene conferito il mandato per la gestione tecnica ed amministrativa della Comunità energetica, il trattamento dei dati e la sottoscrizione del contratto con il GSE per l’ottenimento dei benefici economici.

L’autoconsumo è la quota di energia elettrica prodotta da impianti di energia rinnovabile e consumata in tempo reale nel sito di produzione.

L'energia elettrica condivisa è pari al minimo, su base oraria, tra l'energia elettrica immessa in rete dagli impianti di produzione e l'energia elettrica prelevata dai consumatori che appartengono alla stessa configurazione.

No. La partecipazione ad una Comunità Energetica non deve imporre il cambio di gestore. Ogni soggetto è libero di mantenere il contratto di fornitura di energia elettrica già in essere.

L'energia condivisa tra prosumers e consumers viene valorizzata attraverso un incentivo dedicato. Il vantaggio economico è ripartito tra tutti i partecipanti della Comunità Energetica sulla base del contratto sottoscritto dai membri e descritto nel regolamento. Tale beneficio economico viene erogato dal GSE direttamente alla Comunità Energetica e poi ripartito, tramite il referente, seguendo le regole che ogni Comunità ha concordato (non è veicolato attraverso le bollette dei singoli partecipanti).

Nel caso specifico del prosumer può esserci anche un beneficio diretto in termini di riduzione della spesa energetica derivanti dall’utilizzo immediato di energia auto-prodotta.

Inoltre l’energia immessa in rete può essere ceduta al GSE, che la paga ad un valore indicizzato ai prezzi di mercato.

Non ci sono vincoli al numero di impianti afferenti ad una Comunità Energetica, l’unico vincolo da rispettare è la potenza massima di 1 MWp per ogni nuovo impianto installato. 

, sulla base delle regole di ingaggio fissate nel regolamento e previo coinvolgimento del referente ai fini del successivo aggiornamento del GSE.

Sì, l’assetto delle Comunità Energetiche può modificarsi nel tempo (es. ingresso/uscita soggetti partecipanti, inserimento colonnine di ricarica, installazione batterie di accumulo, aumento di potenza degli impianti installati, installazione di nuovi impianti PV, eolici o a biomasse, etc…).

Ogni modifica dovrà poi essere comunicata al GSE da parte del referente.

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